Il sordo rumore della mazza del fabbro ferraio, l’odore pungente del ferro, il calore del fuoco…suggestioni legate a uno dei mestieri più primitivi, l’arte di forgiare i metalli, che ancora oggi vive in laboratori sparsi nel nostro Paese ricco di tradizione.
Ferro, rame, ottone, acciaio con cui vengono realizzati complementi d’arredo, sculture, suppellettili, coltelli. Materiali spesso percepiti come freddi e pesanti, di cui però questi artisti-artigiani mostrano all’occorrenza anche il lato vitale e sinuoso.
Conosciuti e apprezzati a livello internazionale lavorano da generazioni a Milano, in botteghe che ormai sono diventate storiche, così come a Bologna, dove laboratori dal fascino di altri tempi danno vita a preziosi oggetti d’arredo, classici e moderni, delle più svariate fogge.
A Fermo, nelle Marche, sin dal Medioevo alla lavorazione del ferro battuto si affianca, nei cosiddetti calderai, quella del rame.
Molto caratteristico anche il Borgo Medievale nel Parco del Valentino a Torino, dove si trova la bottega del ferro battuto, in cui si sono succeduti grandi maestri artigiani capaci di realizzare opere senza tempo.
In Toscana, nel paese di Stia, in provincia di Arezzo si svolge la Biennale europea d’arte fabbrile, con il Campionato mondiale di forgiatura del ferro battuto che è senz’altro iniziativa da non perdere per gli appassionati del settore.
Un ramo su cui l’Italia vanta una supremazia a livello mondiale è senz’altro quello della coltelleria.
Si pensi ad esempio a Scarperia, nel Mugello in Toscana, dove nel XVI secolo i suoi manufatti raggiungevano i mercati più importanti italiani e europei e intorno al 1930 si contavano circa 120 botteghe di coltellinai. Oggi nella zona vi sono alcune pregiate aziende di ferri taglienti. Oppure a Frosolone, la ‘città con le radici d’acciaio’, dove l’attività dei coltellinai ha origini molto antiche, come anche nel maniaghese e nelle terre sarde. Un bagaglio di conoscenza che ancora oggi si rispecchia in coltelli di altissima qualità artigianale, curati in ogni fase nei minimi particolari.