Il mosaico ha inizio con le prime civiltà della storia e risulta pertanto essere una delle arti figurative più antiche.
Molte sono le tipologie di questa forma espressiva, da quello greco a quello bizantino, da quello romano a quello fiorentino. Ognuna con le proprie specificità, tutte con un fascino senza tempo.
Risale all’epoca granducale di Firenze la tecnica del commesso in pietre dure, conosciuta anche come mosaico fiorentino, con la quale si realizzano tuttora splendidi intarsi con pietre semipreziose. Il commesso a differenza del mosaico non usa tessere geometriche, ma intaglia pezzi più grandi, scelti per colore, opacità, brillantezza e venature, creando opere che si avvicinano molto a un disegno figurato. Opere d’arte di straordinario valore, che oggi arricchiscono i musei di tutto il mondo testimoniando la genialità e la tecnica degli artigiani fiorentini.
Il Paese di Sequals, Friuli Venezia Giulia, è conosciuto nel mondo, come patria di abili mosaicisti, tra cui Gian Domenico Facchina. Colori sgargianti, disegni preziosi e manualità antica ma attuale. Una tradizione portata avanti dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo, sempre alla ricerca di talenti e nuovi percorsi stilistico-artistici.
In Italia certo non può infine mancare l’influsso del mosaico romano, declinato in tutte le sue forme, compresa la tecnica del micro mosaico, con cui vengono realizzati gioielli esclusivi, risultato di un lavoro tanto minuzioso quanto creativo.