La pelle di Firenze

E’ noto quanto Firenze sia dedita ancora oggi alla tradizione artigianale della pelletteria, alla lavorazione della calzatura, alla produzione di borse e soprattutto al fortunato successo dei completi in cuoietto artistico per scrivania.

 

Dove si lavora la materia prima? Oggi il distretto produttivo di pelle conciata al vegetale di alta qualità è concentrato nella provincia pisano-fiorentina di Santa Croce sull’Arno e Ponte a Egola. Una tradizione che negli anni dell’omologazione del gusto e della lavorazione, non teme confronti. Così come il distretto produttivo di Scandicci, nella immediata periferia di Firenze.

 

Il cuore di questo saper fare è nato proprio nel centro di Firenze, nel quartiere di Santa Croce, testimoniato ancora da via delle Conce e via dei Conciatori. A Firenze hanno infatti uno spazio di rilievo coloro che lavorano manualmente la pelletteria.

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Qualcuno ha raccolto il testimone di famiglia, qualcuno ha attraversato i mari, oppure si è creato un sogno e ogni giorno lo fa diventare realtà. Uno spazio come Scuola del cuoio, nata storicamente per finalità sociali di insegnamento agli orfani delle guerre, situata nel convento di Santa Croce, da più di sessant’anni di proprietà della famiglia Gori, vanta la produzione di alta qualità di oggettistica in pelle.

Con la proclamazione nel 1952 di Firenze “Capitale della moda”, felice intuizione di Giovan Battista Giorgini, il campionario classico dell’oggettistica in pelle si iniziò ad arricchire di borse e valigeria.

 

Oggi a Firenze si contano pregiatissime botteghe di calzoleria su misura, come l’ormai famoso brand Stefano Bemer. Anche il giapponese Hidetaka Fukaya e la tedesca Saskia Wittmer, che hanno eletto come loro patria Firenze, qui creano calzature uniche e personalizzate, nel rispetto di cromatismi e modulazioni di desideri.

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Proprio come nella bottega di Mannina, a due passi da Palazzo Pitti, dove Antonio porta avanti la tradizione di famiglia secondo gli insegnamenti lasciati dal padre Calogero. Altro indirizzo da non dimenticare è quello di Roberto Ugolini, in Santo Spirito. Nel suo laboratorio, vengono preparate scarpe che coccolano il piede, caratterizzate da comodità e bellezza.