I segreti dell’alto artigianato italiano

Luogo che visiti, tradizione che trovi. È questa la grande ricchezza dell’Italia, che in una manciata di chilometri cambia voce, gusto, suono, colori e stile, mostrando i mille volti della bellezza che solo Lei sa assumere.

Questo vale anche, e forse ancor di più, per le tradizioni artigianali, che costellano il nostro Paese da nord a sud, a seconda di ciò che il territorio offre come materie prime, della storia di queste terre, di chi ci è ‘passato’, chi lo ha vissuto e, naturalmente, in base alle passioni, perché è prima di tutto la passione che muove questo mondo ricco di fascino e bellezza.

La scuola dei mosaicisti friuliani è una delle più importanti in Italia

PIETRA

Partendo da nord pensiamo subito alla lavorazione della pietra ollare della Valle d’Aosta. Pietra, seppur di altra natura, che spostandoci in Friuli Venezia Giulia vive nell’arte del mosaico, e che invece in Toscana prende la forma del Commesso fiorentino, della scagliola, delle opere in pietra serena di Firenzuola, e degli ancor più preziosi marmo bianco di Carrara, marmo verde di Prato, marmo giallo di Siena oltre che dell’alabatro di Volterra, senza dimenticare il famoso tufo di Matera e l’altrettanto candica pietra leccese.

Le cornici fiorentine sono famose per gli intarsi e la tecnica della doratura

LEGNO

Per il legno torniamo in Valle d’Aosta, ma anche in Trentino, Veneto per poi scendere lentamente verso la Lombardia, con Milano e Cantù, conosciuta come la città del mobile, e proseguire verso la Liguria, dove si trovano la celebri sedie di Chiavari, visitare Modena, con le sue profumatissime botti di aceto balsamico, e passare per la Toscana, ammirando le sue tarsie, l’ebanisteria, e infine divertirci e incantarci con l’arte dei presepi a Napoli.

La tecnica del vetro soffiato a bocca di Murano

VETRO

Parlando del vetro il primo pensiero non può che andare a Murano e ai suoi laboratori dove ancora oggi il vetro viene soffiato a bocca. Questo senz’altro è il suo luogo d’elezione, ma non l’unico. Restando in tema vetro soffiato, anche Altare, in Liguria, vanta infatti un’antichissima tradizione, come Empoli in Toscana, mentre a Milano questo scintillante materiale prende in particolare la forma di magnifiche vetrate artistiche (basti pensare al suo bellissimo Duomo).

Le tipiche teste di Moro di Caltagirone

CERAMICA

Ceramica, porcellana, maiolica, cotto… qui ci si può davvero sbizzarirre e così fa l’uomo dai tempi dei tempi. Per trovare alcune delle porcellane più raffinate occorre andare in Veneto e in Campania (Capodimonte ne è il fulcro), così come sono famosissime le ceramiche di Albissola in Liguria e di Faenza in Emilia Romagna, come anche quelle toscane, in particolare della zona di Montelupo e di Siena, e quelle umbre, soprattutto quelle originarie di Deruta e Orvieto. Ci spostiamo poi nelle Marche, a partire da Urbania e Casteldurante, e facciamo tappa a Castelli, in Abruzzo. Tutto questo prima di tuffarsi nel coloratissimo mondo della ceramiche pugliesi (tipicissime quelle di Grottaglie) e, lasciando la terraferma, nelle ceramiche siciliane, Caltagirone su tutto, oltre a quelle sarde.

METALLO

Altro grande filone dell’artigianato italiano. Botteghe storiche si trovano a Milano, in particolare quando si parla di ottone, ma anche a Bologna e nelle Marche. Dalla lunga tradizione sono poi i bronzisti fiorentini, così come i fabbri in Piemonte. Infine, citazione speciale per i maestri coltellai di Scarperia in Toscana, Pattada in Sardegna, e Frosolone in Molise.

Fabriano, nelle Marche, è uno dei poli produttivi della carta più noti

CARTA

Parlando di carta, il primo pensiero solitamente va a Fabriano, nelle Marche, certamente uno dei suoi poli produttivi per eccellenza, ma non possiamo dimenticare neanche l’antichissima tradizione di Amalfi, così come quella di Toscolano Maderno, sul lago di Garda, e di Bassano del Grappa. Mentre è a Venezia, così come a Torino, Firenze e Napoli, che la legatoria vanta alcune delle sue botteghe più storiche. Dalla carta alla cartapesta il passo è breve e ci porta immediamente alla mente le raffinate maschere veneziane e le statue leccesi.

PELLE

La lavorazione della pelle, nei luoghi dove essa vanta le sue tradizione più antiche, è strettamente legate allo scorrere di un fiume, fondamentale nell’operazione della conceria. E così, gli accessorie in pelle, dalle borse alle cinture fino alle scarpe, trovano i suoi rappresentanti d’eccezione in città come Firenze, con le famosi pelli di Santa Croce, Modena, ma anche Milano, Bologna e Roma.

OREFICERIA E ARGENTERIA

Il mondo dei gioielli è uno dei più variegati in fatto di stile. L’oreficeria e la lavorazione dell’argento sono tra i mestieri artiginali più caratteristici di Firenze e Milano, mentre a sud, in particolare a Torreo del Greco, e sulle isole, soprattutto a Trapani e Alghero, dove abbonda il cosidetto oro rosso, si trovano i grandi maestri del corallo. Senza dimenticare, per restare in Sardegna, anche l’antica tecnica della filigrana.

La sartoria partenopea è tra le più famose al mondo

SARTORIA

Dici “sartoria” e pensi subito a Napoli. È qui infatti che si è sviluppato uno stile e una tecnica che in tutto il mondo ci invidiano. Altre città, però, meritano una menzione speciale, come Firenze e Venezia, antiche patrie dell’eleganza, Roma con le sue storiche botteghe e Milano, che parla perfettamente la lingua della moda da ben prima l’arrivo delle grandi maison internazionali.

Un magnifico esempio di velluto ligure

TESSUTI

A braccetto con la sartoria c’è naturalmente l’arte tessile. In un melting pot di culture come era Venezia, l’influenza orientale della lavorazione della seta non poteva certo mancare. La stessa tradizione ha trovato terreno fertile anche in Liguria, soprattutto a Zoagli e a Genova, ma anche a Firenze, Lucca, Como e Catanzaro. In queste stesse città si sviluppò col tempo la creazione del più pregiato dei tessuti ottenuti a partire dalla seta, ovvero il velluto, a partire dal velluto soprarizzo veneziano fino ai nobili damaschi fiorentini e liguri, affiancati, sempre nella zona di Zoagli e Genova, da raffinati macramè e lampasso. Antichissima infine, e tutta al femminile, la tradizione dei tappeti sardi di Mogoro.

Tutto ebbe inizio quando Caterina dei Medici portò il suo profumiere nella corte francese

PROFUMI

L’arte profumiera come la intendiamo oggi ha un’origine ben precisa: Firenze. È da qui, al tempo dei Medici, che nacque e si affinò un mestiere che approdò prima in Francia, dove trovò alti interpreti, e poi in tutto il mondo.

A Cremona si trovano alcuni dei Maestri Liutai più importanti d’Italia

LIUTERIA

Per quanto riguarda la liuteria classica, quindi violini e violoncelli, abbiamo due grandi poli creativi: Cremona e Milano, dove forte è anche la produzione di flauti e strumenti a tastiera, i cui segreti sono ben noti anche nella zona di Viterbo. Suono di fisarmoniche accoglie invece chi visita le Marche, in particolare Castelfidardo, zampogne e cornamuse in Abruzzo, chitarra battente in Calabria e mandolino a Napoli.

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