L’Italia è ricca di centri di tessitura dei generi più disparati: velluto, damasco, seta, macramé…. Laboratori estremamente qualificati, che affondano le proprie origini in tradizioni antichissime, a cui si rivolgono noti stilisti, artigiani di fama mondiale, ma anche coloro che vogliono creare spazi eleganti, con pregiati arazzi, raffinati tappeti, biancheria per la casa esclusiva e molto altro.
Si pensi alla zona della provincia di Genova, che già nel ‘400 vestiva i panni della capitale mondiale della produzione tessile. Oggi come allora in questa zona si producono damaschi con gli antichi telai a navetta, lampasso e macramé, tipici del territorio ligure.
Basti pensare a Zoagli, la città del velluto o a Lorsica, famosa per i suoi damaschi fin dal ‘500.
Ricca anche la tradizione calabrese, dove alcuni preziosi artigiani continuano ad utilizzare affascinanti telai medievali; quella lombarda, con i suoi pezzotti valtellinesi e quella della Valgrisenche.
Settecento e Ottocento furono secoli di grande innovazione per il settore tessile, la lavorazione era ancora artigianale, ma nuovi macchinari permettevano di realizzare orditi finissimi, spessori e trame di svariato genere. Ne trovate tuttora esempi a Perugia e in Toscana.
Un capitolo a parte meriterebbe la produzione di tappeti e arazzi, che in Italia si esprime in un perfetto connubio di tradizione e design contemporaneo.