Il restauro della Pietà di Michelangelo del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze

La magnifica opera tornata al suo massimo splendore

Il restauro della Pietà (Bandini) di Michelangelo, iniziato nel 2019 terminato a settembre del 2021, ha restituito l’intensità dell’opera, la terza dopo quella Vaticana e la Rondanini, che raffigura il compianto di Cristo. Il corpo esanime è sorretto da Maria e da Maddalena che esprimono una gestualità drammatica, ma anche umana, nell’atto pietoso. La scena è dominata dalla figura di Nicodemo con le sembianze del volto dell’artista. Il gruppo marmoreo, un blocco di oltre 2700 chilogrammi non privo di impurità delle quali l’artista si era più volte lamentato, proveniva dalla cave medicee di Seravezza (Lucca). Fu scolpito da Michelangelo tra il 1547 e il 1555 e, dopo varie vicissitudini, acquistato da Cosimo III dei Medici e trasferito a Firenze. Il restauro, reso possibile dal contributo della Fondazione Friends of Florence e seguito dalla Soprintendenza APAB della città Metropolitana di Firenze e le Pistoia e Prato, è stato condotto da Paola Rosa e Emanuela Peiretti. Sono stati tolti i depositi in superficie, le tracce di gesso dovute a un calco ottocentesco e la successiva lucidatura a cera, restituendo la cromia originale e i tratti nitidi delle figure e delle zone grezze a “non finito”.

Ph. Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, Foto di Alena Fialová

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