Il restauro dell’affresco di Andrea del Castagno restituisce una “nuova” immagine di Dante

I restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze hanno riportato l’originale cromia il ritratto del sommo poeta opera di Andrea del Castagno (1421-1475), rimuovendo sedimenti e ritocchi pittorici che avevano scurito i colori. È emersa un’immagine inedita con quella lucentezza che è propria della pittura murale. Inoltre il volto di Dante ha tratti più giovanili. L’affresco staccato, che risale alla metà del XV secolo, che in origine si trovava in villa Pandolfini nei dintorni di Firenze dove erano raffigurati ritratti di “Uomini e Donne illustri”, sarà protagonista della mostra a Forlì (Musei San Domenico, dal primo aprile all’11 luglio), Dante la visione dell’arte, per le celebrazioni dei Settecento anni dalla sua morte. Il dipinto, che fa parte delle collezioni degli Uffizi, sarà successivamente esposto a Castagno d’Andrea, nel comune fiorentino di San Godenzo, in Mugello, terra d’origine del pittore e tappa dell’esilio dantesco, per poi tornare definitivamente negli ambienti della ex chiesa di San Pier Scheraggio, pertinenza delle Gallerie. Il restauro è stato finanziato da Linda Balent, dei Friends of the Uffizi Galleries (USA).

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